Mio figlio non riconosce i colori: a chi mi rivolgo?

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Chiedere una consulenza ad uno specialista è sempre qualcosa che suscita un po’ di timore nei genitori. Alcuni affrontano la situazione di petto, altri si chiedono se sia il caso. Quando un disturbo non è transitorio e crea nei disagi nelle attività quotidiane del bambino, ad esempio a scuola, è sempre meglio valutare se non ci sia il modo di sostenerlo e non fargli vivere il peso di un adattamento difficile alla vita in classe.

Sentirsi soli davanti ad un compito che non si sa affrontare non dev’essere esattamente piacevole. Lo immagino come dover affrontare un percorso in salita (l’anno scolastico) senza scarpe. A volte, per non ottenere un atteggiamento svogliato che lo faccia disamorare delle attività scolastiche, o vissuti di smarrimento e senso di inferiorità, la scelta migliore può essere “trovare la calzatura più adatta”, che consenta al bambino di procedere più speditamente, in gruppo, e senza dolori.

Per saperne di più, leggi cosa ho scritto.